WATSU

Cos'è il Watsu?

Il Watsu è un metodo nato dal desiderio Harold Dull poeta scrittore di coniugare due grandi amori: l’acqua (Water) e lo Shiatsu. Il Watsu pur includendo tecniche di digitopressioni e stretching tipiche dello Shiatsu, non si esaurisce in quelle, ma spazia da delicati movimenti di allungamento, rotazione, ad ondulamento ritmico e dondolio in sospensione fino a portare un senso di relax profondo ed all’ascolto consapevole di se stessi e dei propri movimenti interni.

Si pratica in acqua a temperatura isotermica (circa 34°), in piscine di circa 110 cm. d’altezza l’operatore sostiene il cliente in galleggiamento.

Beneficio principale: Grazie all’acqua calda nella quale si è immersi la sessione ci permette di vivere uno stato profondo di riposo sensoriale ed uno stato di rigenerazione e autoguarigione interiore associato ad un rilasciamento neuromuscolare.

Meccanismi d’azione: Grazie alla sospensione dinamica in un mezzo fluido e alle manovre compiute dall’operatore, le articolazioni possono muoversi liberamente in ogni direzione e la muscolatura può rilasciare facilmente le tensioni accumulate. Il meccanismo fisiologico della deafferenza delle sensibilità superficiali consente poi al cliente di raggiungere uno stato di rilassamento simile al sonno profondo, favorito dall’avere gli occhi di norma chiusi, le orecchie immerse nell’acqua e la pelle avvolta in un fluido alla sua stessa temperatura.

I lavoro di allungamento ed apertura libera l’energia dei chakra che rimasta bloccata facendola risalire consapevolmente. L’acqua permette di veicolare velocemente verso la coscienza le sensazioni provenienti dalle parti del corpo di cui ci siamo dimenticati.

Differenze con altre eventuali discipline esistenti: La grande particolarità del Watsu è data dalla sensazione di leggerezza che si avverte stando in galleggiamento e dalla possibilità di ricevere un trattamento corporeo senza la necessità di essere stesi o appoggiati su una superficie solida, come un lettino o un futon. La libertà di movimento data dal sostegno offerto dal fluido consente l’esplorazione dello spazio in tutte le sue dimensioni e l’acqua agisce come controparte negli stretching o nelle digitopressioni, consentendo un dosaggio delle forze.

Benefici del lavoro in acqua: quando siamo sostenuti in acqua, grazie alla resistenza che questa oppone al nostro movimento, possiamo provocare una notevole stimolazione muscolare ed una sollecitazione del sistema cardiovascolare.
La pressione che l’acqua esercita su tutto il corpo porta molteplici benefici: costituisce di per sé un massaggio uniforme, in cui tutti i recettori dell’epidermide sono coinvolti; provoca la diminuzione della frequenza cardiaca di circa 10/15 battiti al minuto, grazie all’aumento del ritorno venoso; unita alla temperatura dell'acqua superiore ai 32° favorisce la diminuzione della tensione muscolare di base.

Il Watsu non è una tecnica bensì una disciplina evolutiva complessa ed armoniosa, non si prefigge scopi terapeutici, è adatto ad ogni età.Per chi non ha confidenza con l’acqua, o ha vissuto esperienze traumatiche legate ad essa, il Watsu può essere un modo di riavvicinarsi gradualmente a questo elemento riconquistando la fiducia ed il piacere di immergervisi. E’ inoltre uno strumento prezioso per l’accompagnamento al parto, dal primo al nono mese di gravidanza A chi è sconsigliato In genere non presenta particolari controindicazioni.

La seduta: Per la pratica basta un normale costume da bagno e, dove richiesta, una cuffia da piscina. La durata del trattamento è di circa 45-50 min

"Tutto ciò che vale merita di essere atteso"

Dott.Ft Maurizio De Benedictis
Dott.Ft Maurizio De Benedictis