OSTEOPATIA

L’osteopatia è un metodo terapeutico olistico che considera l’essere umano nella sua globalità corpo, emozioni, mente e spirito. Nel campo dell'Osteopatia esistono innumerevoli tecniche, il più delle volte si sovrappongono l'una all'altra; questo perché il corpo risponde a stimoli diversi in modo simile. Difficile, infatti, non è utilizzare una tecnica ma comprendere quando è più opportuno utilizzare l’una o l'altra o quale terapia è più rapida ed efficace per il paziente. 
Le tecniche osteopatiche si dividono principalmente in due tipologie: tecniche funzionali dirette ed indirette. Le dirette inducono il segmento in disfunzione a ritornare nella posizione corretta generalmente forzando contro la restrizione o "lesione" che gli impedisce di riposizionarsi. 
 Le indirette operano nel senso opposto, ossia non forzano il corpo ad andare dove non vuole anzi, in alcuni casi, lo si posiziona nella direzione in cui ha più facilità a posizionarsi, nonostante esso si allontani dal normale stato fisiologico di quel segmento corporeo; ecco perché si usa il termine a favore della lesione. Esse sono quasi sempre atraumatiche ed indolore.

 

Per antonomasia le principiali tecniche osteopatiche sono quasi tutte indirette, come:

 

Tecnica Cranio-sacrale

Tecnica funzionale

Tecnica ad Energia muscolare

Tecnica articolatoria diretta (manipolazione)

Tecnica Miofasciale

Tecnica viscerale e Riflessa


L’osteopatia non è una medicina alternativa, non va quindi a sostituirsi alla medicina convenzionale, bensì la affianca. L’osteopata collabora con altri specialisti del campo medico e si avvale della diagnostica per immagini ed altri esami clinici.

 

  I FONDAMENTI DEL PENSIERO OSTEOPATICO SECONDO

ANDREW T.STILL


AUTOREGOLAZIONE:
La vita, oltre perpetuarsi nel tempo e a riprodursi, ha anche la capacità o il potenziale di autoproteggersi contro vari tipi di aggressioni preservando l’equilibrio interno. Si tratta del cosiddetto fenomeno di omeostasi: esso permette, fra tante variabili, di regolare la temperatura o di equilibrare la pressione arteriosa, di garantire un metabolismo equilibrato ecc. Secondo questo principio di autoguarigione, Still afferma che il corpo ha dentro di se tutti i mezzi necessari per eliminare e prevenire le malattie a condizione che i sistemi di autoregolazione siano liberi di funzionare correttamente, e che non vi sia ostacolo sulle vie della nutrizione tissulare e dell’eliminazione dei rifiuti. Per mantenere un’omeostasi nell’organismo, bisogna altresì ricercare uno stile di vita sano, con particolare attenzione ai cibi che si introducono, alla qualità dell’aria che si respira, alle impressioni che si ricevono e alle conseguenze derivanti dai vari abusi.



LA REGOLA DELL’ARTERIA È ASSOLUTA:
Per una buona salute, è necessaria una buona circolazione: i sistemi venoso, arterioso e nervoso devono adempiere alle loro funzioni ed impedire ogni accumulo.

   L’UNITÀ DEL CORPO:
 Nello stato di salute, tutte le parti funzionano in equilibrio nel contesto dell’intero organismo. L’individuo è visto nella sua globalità cioè un sistema composto da muscoli, strutture scheletriche e organi interni,  che trovano il loro collegamento nei centri nervosi della colonna vertebrale. 
L’organismo funziona come un’entità dinamica e indivisibile dove ogni parte costituente la persona, (psiche inclusa), è dipendente dalle altre e il corretto funzionamento di ognuna assicura quello dell’intera struttura:Il sistema nervoso volontario e autonomo, rappresenta la via di comunicazione fra i vari sistemi(muscoloscheletrici, vascolari, linfatici ed endocrini, etcc). Questa unità non è data solo dal corpo di per sé, ma si estende al corpo immateriale, sede dello psichismo, degli affetti e delle emozioni. 
Traumi psichici trovano ripercussione sul corpo fisico - come è ugualmente vero l’opposto - e i vettori di trasmissione fra queste sfere psichiche e materiali sono di ordine neuro-ormonale.
 

   LA STRUTTURA GOVERNA LA FUNZIONE:
 Quando l’equilibrio è alterato, ci si trova di fronte a una disfunzione osteopatica, caratterizzata da una zona corporea in cui è andata persa la corretta mobilità. L’organismo reagirà a tale disequilibrio, creando delle zone di compenso e di adattamenti corporei non favorevoli al benessere generale dell’organismo. Tale adattamento è dovuto anche all’influenza che un’alterazione strutturale può avere sulla fascia o sul tessuto connettivale. 
Tutto ciò provoca una conseguente alterazione della funzionalità organica, ormonale, psicologica e immunologica di tutto il corpo.
Distinguere tra struttura e funzione è del tutto illusorio, in quanto 
la struttura controlla la funzione, e la funzione condiziona la struttura. La struttura stessa influenza la funzione non solo localmente, ma anche a distanza per questo bisogna di risalire alla causa del sintomo, per potere beneficiare della cura nel tempo ed evitare, di con-seguenza, altre disfunzioni concatenate. La vita dell’uomo è governata dal principio infallibile della relazione fra causa ed effetto.

LA VITA È MOVIMENTO:
Questa metafora spiega gli obiettivi e le basi del pensiero e del trattamento osteopatico. Se l’osteopata riesce a migliorare il movimento e l’elasticità dei tessuti nella loro interazione, crea i presupposti per una vita sana.

 

"Tutto ciò che vale merita di essere atteso"

Dott.Ft Maurizio De Benedictis
Dott.Ft Maurizio De Benedictis