Auricoloterapia

L'auricoloterapia nasce in Francia negli anni 50 del XX secolo ad opera di un medico di base di Lione Poul Nogier il quale aveva osservato che diversi suoi pazienti provenienti dalla Corsica avevano delle cauterizzazioni a livello del padiglione auricolare.

 

Dalla storia clinica di questi pazienti emergeva che dette cauterizzazioni venivano fatte in Corsica da abili maniscalchi per curare dolori sciatalgici.

 

Nogier incuriosito da questa constatazione indagò nella storia della medicina se vi fosse mai stato qualcuno che avesse utilizzato l'orecchio a fini terapeutici. In effetti trovò innumerevoli testimonianze di queste pratiche da Ippocrate fino ai giorni nostri, fu allora che si mise al lavoro per sperimentare i vari punti dell'orecchio e scoprì che in esso sono contenute le rappresentazioni delle innervazioni dei vari organi ed apparati in modo tale da fornire nell'orecchio l'immagine di un feto rovesciato.

L'orecchio si suddivide in una porzione fissa, aderente al viso, ed in una parte fluttuante.

Morfologicamente si suddivide in due porzioni: una non cartilaginea costituita dal lobo e dalla coda dell'elice, ed una cartilaginea che comprende tutta la restante parte del padiglione.

Anatomicamente la superficie esterna dell'orecchio si divide in:

- due lunghe zone in forte rilievo: l'elice, che partendo dal centro della conca descrive un vero e proprio punto interrogativo suddividendosi in radice, ginocchio, corpo e coda e l'antelice;

-due piccole zone in rilievo: trago e antitrago, separati dall'incisura intertragica;

-tre zone concave: la conca (superiore, media e inferiore), la fossetta triangolare o navicolare e la fossa scafoidea;

L’orecchio presenta una notevole innervazione sensitiva che schematicamente può ridursi a tre sezioni principali:

-una zona carnosa inferiore, il lobo.

A) Innervazione fornita dal terzo ramo del trigemino;

B) Innervazione vagale;

C) Innervazione fornita dal plesso cervicale.

L’auricolomedicina è l’altra parte della possibilità terapeutica dell’orecchio.

Questa tecnica, anch’essa messa a punto dal dott. Paul Nogier ed in seguito approfondita e spiegata scientificamente dal figlio Raphaël Nogier, si basa sul riflesso del polso radiale (V.A.S) e sull’interpretazione di tale riflesso.

In breve, il concetto fondamentale dell'auricolomedicina è che la pelle è un’antenna ricevente che trasmette al S.N.C. tutta una serie di informazioni (i foglietti embrionali, ecto, meso, ed endoderma rispondono infatti a specifiche frequenze).

Analizzando le modifiche del V.A.S quando la pelle viene illuminata con determinati colori, e quindi determinate frequenze, è possibile eseguire:

- test sulle intolleranze alimentari 
- evidenziare problemi di lateralità 
- individuare i rimedi appropriati alla/e patologia/e del paziente. 

Inoltre sempre apprezzando le variazioni del V.A.S si possono scegliere le frequenze e il rispettivo colore per la cura del paziente. Si possono intercettare focolai dentali reattogeni e praticare un programma anti-tabacco.

A - Il trigemino, rappresentato dal nervo auricolo-temporale, branca del nervo mandibolare, si distribuisce al trago, all’antitrago, all’incisura intertragica, alla regione ascendente dell’elice (ginocchio) fino all’apice, alla fossetta navicolare e ai rami superiore ed inferiore dell’antelice .

B - Il ramo auricolare del vago si distribuisce a tutta la conca. L’innervazione può ovviamente subire delle variazioni individuali o anche può presentarsi l’evenienza che fibre nervose destinate alla conca possano passare per il IX (glossofaringeo) o per il VII bis (intermediario) invece che per il vago. Queste possibili variazioni riguardano comunque solo il cammino periferico delle fibre che provengono dai centri primari, i quali restano però sempre costanti.

C - Il plesso cervicale, ed in particolare i metameri C2-C3 di questo, innervano l’orecchio mediante il grande nervo auricolare che si distribuisce a buona parte del lobo, alla coda dell’elice, al tratto inferiore dell’antelice e alla fossa scafoidea

 

Auricolomedicina : evoluzione dell'auricoloterapia 

 

L’auricolomedicina è l’altra parte della possibilità terapeutica dell’orecchio.

Questa tecnica, anch’essa messa a punto dal dott. Paul Nogier ed in seguito approfondita e spiegata scientificamente dal figlio Raphaël Nogier, si basa sul riflesso del polso radiale (V.A.S) e sull’interpretazione di tale riflesso.

In breve, il concetto fondamentale dell'auricolomedicina è che la pelle è un’antenna ricevente che trasmette al S.N.C. tutta una serie di informazioni (i foglietti embrionali, ecto, meso, ed endoderma rispondono infatti a specifiche frequenze).

Analizzando le modifiche del V.A.S quando la pelle viene illuminata con determinati colori, e quindi determinate frequenze, è possibile eseguire:

- test sulle intolleranze alimentari 
- evidenziare problemi di lateralità 
- individuare i rimedi appropriati alla/e patologia/e del paziente. 

Inoltre sempre apprezzando le variazioni del V.A.S si possono scegliere le frequenze e il rispettivo colore per la cura del paziente. Si possono intercettare focolai dentali reattogeni, cicatrici tossiche , cicatrici psichiche  e praticare diverse tipologie di trattamento con diversi programmi . ..  

 

Programmi anti-tabacco, obesità, e trattamento  cefalee, acufeni , traumi di immagine e tutte le patologie osteo-muscolo-articolari  

 

 

 

 

 

"Tutto ciò che vale merita di essere atteso"

Dott.Ft Maurizio De Benedictis
Dott.Ft Maurizio De Benedictis